Alla scoperta dei motori di ricerca per viaggi 2.0
Internet ha letteralmente rivoluzionato il settore dei viaggi. Ormai tutti, anche coloro che non acquistano la propria vacanza direttamente online, si informano sul web. E coloro che ancora non hanno accesso alla rete, e si recano in un’agenzia di viaggi, vengono consigliati da professionisti che utilizzano internet tra le primarie fonti di informazione.
Contemporaneamente la diffusione dei dispositivi mobili smartphone (in Italia 19,5 milioni ad agosto 2011, dati Comscore) porta ad un’esperienza “sempre connessi”, che per quanto riguarda le vacanze oggi si sperimenta in 3 momenti: prima della vacanza (ispirazione e ricerca), durante la vacanza (esperienza e supporto) e dopo la vacanza (condivisione e valutazione).
Mentre cresce il momento di confronto online con amici e famiglia attraverso i social media, sono sempre più indispensabili i motori di ricerca per le offerte online, e assistiamo allo sviluppo di motori di ricerca verticali per i viaggi. E’ questo il caso di Google, che si sta muovendo con due progetti paralleli, Google Hotel Finder per gli Hotel e Google Flights per i voli, ma anche dei metamotori di comparazione e persino dei motori booking di agenzie di viaggio e tour operator indipendenti.
Obiettivo: metterti a tuo agio mentre cerchi una vacanza
Mi piace portare l’esempio dell’interfaccia scelta dal gruppo britannico On Holiday Group, che presenta un motore per le recensioni al centro di una scenetta di compromesso familiare. Troviamo a sinistra Mr Cheap che punta ad includere tutte le offerte, “per risparmiare anche pochi centesimi”. Dall’altra parte Mrs Nice, posizionata verso le offerte con le recensioni migliori, gli ribatte “Andiamo in vacanza così di rado, che desidero il massimo del comfort”.
Al centro il livello di soddisfazione espresso dai clienti, in uno slider, un indicatore di selezione orizzontale intuitivo e semplice da usare, visto anche che con il diffondersi dei dispositivi touch trascinare un cursore lungo uno schermo diventa un gesto quotidiano. Una grafica così semplice ma ben curata, che simula una conversazione in famiglia per la scelta della vacanza, mi pare un bell’esempio di comunicazione intuitiva e al servizio dell’utente.
Ma è il metamotore Trivago, che si definisce comparatore hotel leader in Europa, a ben rappresentare le varie esigenze di ricerca. Infatti, in un’interfaccia user friendly permette di selezionare nella barra laterale ai risultati di ricerca gli hotel in base a destinazioni, prezzo, stelle, punteggio di qualità (indice proprietario di Trivago), distanza dalle principali attrazioni e caratteristiche.
- Garantire un assortimento minimo al visitatore: tanto più e verticale il motore di ricerca (potrebbe esserlo anche solo per una destinazione), tanti più sono i dettagli dell’offerta da inserire per moltiplicare le varie combinazioni / esperienze. Da notare che ormai tutti gli agenti di viaggio e i tour operator iniziano a comportarsi come le OTA (Online Travel Agencies), stringendo accordi per aumentare virtualmente il proprio magazzino, aggiungendo anche le offerte dei concorrenti per tutti i segmenti di domanda rimasti ancora scoperti.
- Presentare offerte e prezzi normalizzati: il confronto tra le offerte deve essere fatto a parità di condizioni: trattamenti bed&breakfast da una parte e full board dall’altra, salvo consentire all’utente di scegliere la soluzione desiderata tramite il motore di ricerca.
- Mappare gli hotel e i punti di interesse: tramite la georeferenziazione è possibile indicare la distanza tra gli hotel e dai principali poli di attrazione turistica. Questo è utile per indicare la distanza dalle spiagge in caso di località di mare, o la distanza dai centri storici e dai principali musei e monumenti in caso di città d’arte.
- Costruire un punteggio di qualità per classificare le strutture. E’ possibile fare ricorso a widget preimpostati di Tripadvisor, ma la tendenza più recente è quella di “portarsi in casa” il servizio clienti di valutazione delle vacanze. La prima opzione è quella di costruire un sistema di monitoraggio sul web delle recensioni esistenti, attraverso un calcolo del punteggio di sentiment. In alternativa è possibile utilizzare dati interni, costruendo un database sulle valutazioni dei nostri clienti, quindi a maggior ragione affidabile e verticale per noi. In questo modo daremo ulteriore fiducia al nostro brand, a patto di essere totalmente trasparenti.
- Definire il mercato tramite categorie. A seconda del nostro sottosettore, è necessario introdurre delle categorie in base alle domande dei nostri clienti. Se già facciamo inbound marketing possiamo iniziare col classificare le richieste che ci vengono fatte: molti desiderano una collegamento ad internet in wi-fi? Un parco giochi per bambini? Una struttura che sia disponibile ad accogliere visitatori con animali? Un centro benessere? Cucina italiana? Qui è necessario specificare le categorie in un giusto mix in base a domanda e offerta, introducendole attraverso icone graficamente accattivanti e di facile interpretazione.