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Digital diary

Piano di marketing digitale… su carta!

In un’era ormai pienamente digitale, pensiamo al futuro sempre più come ad una realtà immateriale e virtuale. E in molti affermano la perdita di importanza di quello che è stato per secoli praticamente l’unico supporto per le informazioni e dall’inizio del ‘900 anche per la pubblicità. Il marketing su carta è quindi diventato obsoleto nell’era digitale?

Se pensiamo ad un piano di marketing digitale, il piano di investimento che vi può venire in mente sarà un marketing mix di posizionamenti tra campagne di Search, Social Media Marketing, App e quant’altro possa aiutarci a raggiungere i clienti nelle loro interazioni quotidiane con smartphone, tablet, PC. In questo post, quasi un divertissement, ho invece pensato a fornire qualche spunto per la realizzazione di un piano di marketing digitale, su carta, o meglio facendo ricorso alla stampa su supporti di carta, un supporto di una duttilità tale che troverà sempre un suo utilizzo, anche in una realtà dove i contenuti vengono scambiati in ecosistemi immateriali e “liquidi”. Questo post nasce dall’esperienza che ho acquisito collaborando con amici Art Director e Graphic Designer e dalla gestione dell’ecommerce web-to-print Printogo, servizio di stampa online 100% italiano che offre un’alternativa, nella nicchia delle agenzie di comunicazione e dei graphic designer, ai vari big del settore che operano nel mercato italiano come i tedeschi Flyeralarm e Pixartprinting.

Una delle cose che ho capito aiutando aziende, professionisti, enti a comunicare e a migliorare l’andamento del business o a perseguire l’obiettivo delle loro organizzazioni è che non esiste una distinzione tra marketing online e un marketing offline. Piuttosto fa tutto parte di uno stesso insieme di azioni volte ad influenzare il percorso decisionale di un attore di mercato con l’obiettivo di ottenere valore dall’acquisto di beni e servizi. In questa ottica ho sviluppato alcune idee che nascono dall’intersezione di un piano di marketing digitale ed uno tradizionale che si avvale del servizio di stampa su supporti cartacei.

Cataloghi aumentati

Un catalogo è uno strumento ancora oggi ampiamente utilizzato in vari ambiti, come la moda, o i viaggi o qualsiasi business che abbia un ampia gamma di prodotti da illustrare. Quella che è cambiata è la funzione di questi cataloghi, ad esempio molti preferiscono non esporre i prezzi, per rimandare al sito internet, e molti prodotti possono essere descritti in maniera più efficacie sulla base di informazioni aggiornate in tempo reale (ad es. per le strutture alberghiere con una nota relativa ad eventuali indisponibilità di servizi, es. di una piscina in ristrutturazione). Un bell’esempio di catalogo in realtà aumentata è il catalogo Ikea 2014. Un catalogo che distribuito in 211 milioni di copie si modernizza aggiungendo un vero e proprio layer digitale, attraverso app dedicate che, al passaggio del proprio smartphone sopra le pagine cartacee aggiungono nuove informazioni per approfondire, come video, prenotazione in un click e una funzione per ottenere un rendering del mobile sul salotto di casa scattando una foto dal proprio dispositivo.

Catalogo Ikea in realtà aumentata

Il concetto che sta dietro a un catalogo moderno è quello di utilizzare un supporto cartaceo di alta qualità, riducendo le pagine ed eventualmente anche i volumi di stampa e facendolo diventare un punto di inizio verso un percorso di contenuti liquidi aggiornati in tempo reale, di cui il catalogo si fa introduzione e fotografa il momento del lancio di una collezione, una selezione di prodotti…

Infografiche su carta

Le infografiche nascono ben prima di internet, le illustrazioni sono sempre state un mezzo per informare, ma esplodono e si diffondono in rete nell’era del web 2.0. Riportare questo tipo di comunicazione su carta ci permette di avviare un genere di comunicazione cross mediale e quindi maggiormente adatta ad essere declinata sia nei canali di comunicazione tradizionali che in quelli digitali. Un esempio di questo genere è il report annuale di Unicef del 2012, che riporta il sunto delle proprie attività in un vero e proprio bilancio annuale pieno di storie, numeri resi in maniera brillante tramite visualizzazioni dallo stile essenziale e allo stesso tempo dense di informazioni. Qui trovate altri spunti su come far funzionare le infografiche nel vostro processo di stampa (blog in inglese).

Infografiche nel catalogo Unicef 2012

Coupon cartacei

I coupon sconto sono uno strumento molto efficace per generare vendite. Quelli cartacei possono essere distruibuiti in occasione di eventi o nei luoghi frequentati dal target obiettivo della campagna, o allegati ad una spedizione incentivando nuovi acquisti, o spediti direttamente all’indirizzo dei nostri clienti, se si ha un database profilato e segmentato di acquirenti. I costi sono più alti rispetto ad un coupon inviato via newsletter, ma in molti casi non si ha ancora una mailing list ben sviluppata, ed in altri il target di clienti è di alto livello e si preferisce valorizzare il messaggio con la qualità superiore di un supporto cartaceo.

Il coupon sconto può anche essere indirizzato direttamente al sito internet o all’applicazione del nostro ecommerce tramite un QR code o altre tecnologie di realtà aumentata, in modo da far diventare i supporti cartacei dei veri e propri ponti di contatto fisici con i nostri dispositivi mobile. Una novità da tenere d’occhio in questo ambito è la Near Field Technology, un’evoluzione di fatto dell’idea dietro ai QR code e che permette una più immediata interazione tra i nostri dipositivi digitali e l’ambiente che ci circonda, utilizzata nativamente negli smartphone a partire dall’iPhone 6 (ma solo per consentire i pagamenti Apple Pay).

Aggiungere un codice sconto inoltre ci permette di misurare in maniera più efficace il ritorno diretto della campagna.

Sticker marketing

Lo stickering, forma di pubblicità aggressiva e al limite dell’illegale, presenta una forza nascosta che la maggior parte delle aziende leader del panorama digitale, da Apple a Google ad Amazon hanno incluso nelle proprie campagne. I fan di queste aziende sono propensi a diventare dei veri propri ambasciatori per diffondere il verbo del brand. Questa attività è consigliata per tutti gli ecommerce che spediscono dei prodotti a casa, in particolare se il target interessato è molto giovane e disponibile a riconoscersi nel nostro marchio.

Lo stickering può anche farsi più aggressivo e divenire una vera e propria campagna di Guerrilla Marketing. Mi è piaciuta particolarmente quella effettuata dal sito di annunci Kijij, consisitita nell’applicazione di adesivi negli oggetti usati abbandonati davanti ai cassonetti della spazzatura, con un messaggio teso a provocare un effetto “rimorso”: quanto avresti potuto guadagnare se avessi scelto di mettere in vendita il tuo oggetto usato sul nostro sito di annunci?

Kijiji. “Il mio proprietario ha appena buttato___ dollari” Fonte

La carta è un supporto straordinario, di una duttilità unica e non va sprecata. La via della carta nell’era del marketing digitale è quella di diminuire le tirature di stampa per privilegiare la qualità. Il nuovo mantra della carta nell’era digitale è che la carta ha un valore, quindi si stampa ciò che veramente conta, finendo col nobilitare questo supporto ancora oggi così moderno da entrare a pieno titolo anche in un piano di marketing digitale.

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